Come creare una rete aziendale ad Hoc (o migliorare quella già esistente)

Creare una rete aziendale, oppure migliorare un’infrastruttura già esistente, è un passaggio importantissimo, se non fondamentale, per tutte quelle aziende che hanno intenzione di espandersi. Disporre di un’infrastruttura di rete adeguata, significa rendere possibile lo storage sicuro dei dati e al tempo stesso garantire una loro facile condivisione su più dispositivi (anche di matrice diversa tra loro, quindi computer, tablet, smartphone), il tutto senza dover ricorrere a strumenti esterni come Hard Disk o dispositivi USB. Crismatica Network ti racconta cos’è un’infrastruttura di rete aziendale organizzata e quali sono le sue principali componenti.

Che cos’è una rete aziendale

Una rete aziendale è una particolare infrastruttura informatica molto utilizzata in ambito di uffici e luoghi di lavoro. La sua peculiarità è quella di garantire la condivisione ed elaborazione di un grande numero di risorse (dati) in essa inserite. Ad oggi, i dispositivi in collegamento diretto con una rete aziendale possono essere addirittura migliaia e appartenenti a infrastrutture di rete locali differenti e distanti. Ciò significa in poche parole che ogni utente dispone di un suo account tramite il quale può accedere alla rete aziendale e alle sue risorse condivise, passando attraverso uno qualsiasi dei computer o dei device mobili ad essa collegati. I dispositivi connessi alla rete diventano interscambiabili nell’accesso e consultazione dei dati in essa salvati. Le reti aziendali finora più installate sono di tipo cablato o wireless, entrambe garantiscono in egual misura l’accesso alle informazioni condivise sempre e in ubiquità. Ciò si traduce per un’azienda in un importantissimo strumento di controllo e aumento indiretto della produttività. È però fondamentale, per non incorrere in problematiche di perdita o hackeraggio delle risorse, che le reti aziendali siano non solo costantemente aggiornate, ma anche protette dall’ottima attività di un firewall.

Rete aziendale

I componenti di una rete aziendale organizzata

Per capire il corretto funzionamento di una rete aziendale organizzata, è necessario conoscerne a fondo tutte le sue componenti di base e ogni funzionalità inclusa. In linea massima, una rete aziendale appare come un organico suddiviso in due parti differenti; la prima di tipo pubblico e a diretto contatto con la rete Internet, la seconda privata e di tipo LAN (Local Area Network), con il Firewall che sta nel bel mezzo in qualità di dispositivo di protezione dei dati. Nel grafico, i PC rappresentano gli hardware muniti di indirizzi IP privati, pronti per il collegamento alla rete pubblica Internet, che avviene solo tramite la presenza di un apposito dispositivo detto router, progettato per smistare automaticamente i dati nei diversi computer connessi. Come si osserva dal disegno, il Firewall è un invece un componente fondamentale e imprescindibile per una rete aziendale sicura, in grado di agire proprio da difesa perimetrale di quest’ultima, anche se non è esente da funzioni di collegamento tra due o più tronconi della stessa.

Più nello specifico, le reti aziendali vengono, nella maggior parte dei casi, costruite seguendo un’architettura di tipo client – server, laddove un insieme di hardware e opportuni software di commutazione sono collegati tra loro da appositi canali detti link, così che possano fornire lo scambio e la condivisione dei dati, con la conseguente comunicazione tra utenti e dispositivi collegati alla rete (gli host). In una comune rete aziendale, le risorse vengono trasferite sotto forma di pacchetti dati, regolamentati da opportuni protocolli di rete.

Ecco altri principali componenti di una rete aziendale:

  • scheda di rete: un hardware che, dopo essere stato installato su un dispositivo, permette allo stesso di accedere alla rete Ethernet o Wi-Fi;
  • ripetitore o extender: è un dispositivo elettronico progettato per ricevere il segnale di rete e restituirlo ai dispositivi collegati in maniera amplificata;
  • switch: è il dispositivo che connette tra loro i diversi device collegati alla rete e, dopo aver ricevuto i pacchetti di dati, li indirizza agli hardware connessi;
  • modem: è un dispositivo pensato per convertire i segnali analogici di una linea telefonica in informazioni digitali elaborate da un computer, garantendo ai due sistemi così differenti tra loro di comunicare;
  • host: dispositivi terminali della rete, di tipo client e server, collegati tra loro da nodi di commutazione, che ne permettono il funzionamento;
  • link o nodi di commutazione: sono i collegamenti veri e propri tra i computer e dispositivi mobili della rete;
  • Access Point: è un dispositivo di rete che, collegato ad una LAN, uno switch o un router, permette all’utente l’accesso in modalità wireless;
  • DNS (Domain Name System): acronimo che corrisponde al sistema dei nomi di dominio, ovvero quel software che in parole povere si occupa di dare un nome ai nodi della rete, tramite una “risoluzione” che li sostituisce agli indirizzi IP originali;
  • Proxy: una particolare tipologia di server che funge da intermediario per le richieste da parte dei clienti alla ricerca di risorse su altri server. In poche parole, quando un utente si collega a Internet con una particolare richiesta, è in realtà un client che si connette a un server proxy che appositamente esegue tale ricerca semplificando e gestendo la sua complessità;
  • Protocolli di rete: sono i componenti software di una rete;
  • Dispositivi mobili: grazie alle sempre più recenti tecnologie sviluppate in ambito di devices mobili, anche questi ultimi (smartphone, tablet, laptop, ecc…) si possono collegare ad una rete aziendale, attraverso l’utilizzo di una connessione di tipo wireless.

Le reti aziendali hanno un’architettura client – server

Ma cosa vuol dire che le reti aziendali organizzate funzionano secondo un’architettura di tipo client-server?

Significa che un software client, installato su un qualunque dispositivo host, fa richiesta di accedere ai servizi e alle risorse condivise messe a disposizione da un server, attraverso l’utilizzo di determinati protocolli di comunicazione. Dalla parte opposta, una componente server si preoccupa della gestione ed elaborazione dell’intero traffico di informazioni che fornisce alle componenti client collegate e che ne fanno richiesta attraverso la rete. I vari protocolli servono invece a gestire tutte le specifiche funzionalità dei collegamenti, in modo tale che tutto funzioni correttamente, con l’obiettivo di permettere un’adeguata comunicazione tra dispositivi anche molto diversi tra loro, dai computer ai device mobili.

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